Edizione 2024 – OMBRA E LUCE – per una letteratura della complessità

EDIZIONE 2024

Ogni voce che narra ha un ritmo proprio e intimo, così come ogni voce che canta.

Una voce è fatta di suoni, che si seguono e s’impastano come note di un canto, man mano che il racconto cammina: un canto che può procedere con andamento regolare e rassicurante, oppure variabile, correndo, talvolta, altre indugiando, sostando nel silenzio, attento, di chi ascolta, fino a che l’aria inghiotte quel che resta delle parole dette.

Ma una voce può anche essere intessuta da linee e colori, architetture di segni che si dispiegano nello spazio della pagina, organizzandone i contenuti, e si succedono l’una dopo l’altra, orchestrando l’andamento complessivo del racconto, imponendo al lettore un certo ritmo di lettura, invitandolo ad andare, a sbrigarsi verso la fine, oppure chiamandolo alla pazienza della ricognizione, o ancora, alla beatitudine della sosta contemplativa.

Il ritmo è il cuore pulsante di ogni narrazione, a prescindere dal fatto che a narrare siano parole o figure, canti accompagnati dai suoni di strumenti musicali o narrazioni teatrali, fatte anche di gesti e di movimenti, di danze, spettacolari o minime che siano.

Non sempre è facile riconoscere subito il ritmo di un racconto, la sua struttura segreta: ma quando la storia è buona un ritmo c’è sempre, nascosto o palese che sia, e può assumere forme infinite.

Questa undicesima edizione di BaB – Bimbi a bordo – è dedicata all’esplorazione della molteplicità di forme che il ritmo può assumere nei racconti rivolti all’infanzia.

Il ritmo è un dato primariamente corporeo alla base della formazione del sé e della comunicazione intersoggettiva, del costituirsi del linguaggio e di tutte le conoscenze che ne conseguono. Il ritmo fra pieni e vuoti, fra neri e bianchi è ciò che all’inizio della nostra avventurosa relazione con la lettura e con la scrittura dice qualcosa di noi. Dice qualcosa del modo in cui ognuno di noi incontra il mondo, gli altri, se stesso. Alcuni studiosi e antropologi la chiamano “la danza della vita” e questa danza, per la nostra specie, soprattutto ma non solo per il sapiens, è cadenzata dallo spirito e dal fuoco della narrazione: dai modi di ascoltare e narrare i passi e le tracce dei primi cacciatori fissate nei millenni al fuoco delle torce e sulle pareti delle grotte.

Il ritmo del respiro, per esempio, così legato a molte delle nostre attività quotidiane, riflette la dinamica della nostra vita affettiva ed emotiva. Il nostro corpo è portatore di un ritmo continuo che corrisponde letteralmente al ritmo della nostra vita: quello del battito del nostro cuore.

Esiste, a proposito dei ritmi del corpo, una verità che tendiamo a dimenticare. Nonostante l’impatto delle tecnologie sull’uomo e sulle sue facoltà, e nonostante le nuove realtà digitali e le suggestioni cibernetiche, noi continuiamo ad avere un corpo che ancora si avvale di un sistema nervoso autonomo dal funzionamento involontario, interdipendente e dal ritmo lento, estremamente più lento e qualitativamente di altra natura rispetto al ritmo forsennato della società degli impulsi e del consumo.

La parola che esprime il pensiero – si pensi alla lettura – è un’articolazione del respiro. Anche la pratica della scrittura riguarda certamente le parole che compongono frasi, ma anche il vuoto tra una parola e l’altra: un a capo nel mezzo di una frase può essere un modo di guardarsi negli occhi tra chi scrive e chi legge, presente o simbolico che sia, con il grassetto si può alzare la voce, al contrario sussurrare con le parole in corsivo.

Per entrare in un ritmo bisogna affinare l’ascolto. Per ascoltare meglio bisogna socchiudere gli occhi, far giocare le ciglia con le ombre e le luci che colpiscono i mille risvolti e riguardi del mondo che ci circonda, che ci parla, che ci sussurra desideri e paure, meraviglie e disavventure, cadute e amori.Come i fanciulli greci allevati dal minotauro, nel mito riscritto da Julio Cortázar, nell’antica spirale del ritmo, anche noi invitiamo tutti, grandi e piccoli, medi e giganti ad ascoltare e farsi impalmare da questo ritmo che ci prende tutti.

 

 

Condividici sui Social...